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Sicurezza e prevenzione a 360°, Inail a “Ambiente Lavoro” 2015
07/10/2015

Sicurezza e prevenzione a 360°, Inail a “Ambiente Lavoro” 2015

Ritorna dal 14 al 16 ottobre prossimi l’annuale rassegna che raduna alla Fiera di Bologna i principali soggetti della filiera antinfortunistica offrendo prodotti e servizi e proponendo momenti di incontro e approfondimento. L’Inail, tra i partner della manifestazione, sarà presente con un suo stand e con un’ampia offerta di convegni, seminari e workshop.


La consueta attenzione ai temi della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro ma anche un interesse crescente per il benessere lavorativo e la sicurezza ambientale, come emerso dalle indagini condotte sui visitatori delle passate edizioni, che hanno indicato queste come le problematiche di maggior richiamo per le professionalità del settore. Si presenta sinteticamente così l’edizione 2015 di “Ambiente Lavoro”, la rassegna annuale che costituisce una sorta di ‘stati generali’ sulle tematiche della sicurezza e della prevenzione, in programma alla Fiera di Bologna da mercoledì 14 a venerdì 16 ottobre 2015.


Inail tra i promotori di “Ambiente Lavoro”.
Giunto alla sua 16^ edizione, il salone punterà anche questa volta a rinnovare i dati positivi dell’edizione dello scorso anno che ha visto la presenza di 181 espositori diretti e 35 partner tra istituzioni e associazioni coinvolte, più di 14mila visitatori, oltre 500 prodotti e servizi presentati, 248 tra corsi, convegni e seminari e 756 ore di formazione erogate. Tra i partner della manifestazione, in qualità di copromotore e coorganizzatore dell’appuntamento insieme all’Azienda Sanitaria Locale di Modena, alla Regione Emilia Romagna e al Coordinamento interregionale della Prevenzione nei luoghi di lavoro, l’Inail, che considera la partecipazione a “Ambiente Lavoro” un’occasione importante per il trasferimento di saperi e conoscenze nonché di diffusione di buone pratiche e linee guida, nel quadro del suo ruolo istituzionale all’interno del Polo nazionale di salute e sicurezza sul lavoro.
 

La significatività di questi momenti di incontro e condivisione delle conoscenze è evidenziata da Ester Rotoli, Direttore Centrale della Prevenzione dell’Inail, che sottolinea: “Le Istituzioni Pubbliche, le Parti Sociali, e tutti gli attori del sistema di prevenzione del nostro Paese hanno la responsabilità di fare rete, per il più ampio e condiviso sostegno alle politiche di sviluppo della cultura in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, favorendo la sistematizzazione delle relazioni e la socializzazione delle conoscenze, come del resto auspicato nella recente “Comunicazione della Commissione Europea relativa ad un quadro strategico dell'UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2014-2020”.


Quanto costa la mancata prevenzione.
Una tre giorni, quella di “Ambiente Lavoro”, organizzata ogni anno per consolidare una riflessione e un confronto a tutto campo fra esperti, operatori, tecnici, professionisti e addetti alla sicurezza e per proporre prodotti e servizi innovativi utili per ridurre l’incidenza degli infortuni sul lavoro. Una incidenza che, è bene ribadirlo, si traduce non solo in un altissimo costo umano e sociale, ma anche in un negativo elemento economico ancora non attentamente soppesato. Secondo dati forniti dall´Organizzazione Internazionale del Lavoro, infatti, il costo degli infortuni e delle malattie professionali risulta essere pari, ogni anno, a circa il 4% del PIL mondiale, con una cifra che si attesta poco oltre il milione di dollari. Esaminando la situazione italiana, è stato calcolato che il danno economico derivante da infortuni e malattie professionali superi il 3% del PIL. Investire in sicurezza, allora, oltre a contribuire al miglioramento della produttività dei lavoratori, può portare alla diminuzione dell’assenteismo dovuto agli infortuni e permettere una significativa riduzione degli oneri a carico dei datori di lavoro e della collettività. Un tema, dunque, quello del peso economico della non sicurezza sul lavoro, che non può essere più sottovalutato e che sarà al centro proprio di uno dei seminari promossi dall’Inail.


Dall’Inail uno strumento per calcolare la “non sicurezza”. Dedicato ai “costi della non sicurezza”, il seminario, organizzato da Direzione Centrale Prevenzione, Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione centrale, Consulenza Statistico Attuariale, in agenda il 14 ottobre dalle 14 alle 18, cercherà di mettere in luce come sia fondamentale per le imprese conseguire una maggiore consapevolezza degli alti costi che gravano sul bilancio in caso di eventi infortunistici e di malattie professionali. In questo contesto, sarà presentato al pubblico attento degli operatori professionali il software Co&Si (Costi e Sicurezza), messo a punto dall’Istituto, in linea con la sua missione istituzionale e con le politiche di assistenza al servizio della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, affinché imprese e professionisti siano in grado di misurare in maniera precisa i costi in cui si incorre non mettendo a punto gli investimenti a favore della prevenzione, invitando le imprese, in specie quelle piccole e medie, a confrontarsi su quanto costa ‘non’ investire in prevenzione. Scaturito dalla sinergia tra due strutture interne dell’Istituto, la Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione e la Consulenza statistico attuariale, l’applicativo mette insieme una serie di parametri utili per contabilizzare le spese che l’azienda sostiene per la mancata sicurezza sul lavoro. Uno strumento in più per far comprendere che la sicurezza e la salute sono impieghi di risorse preziose anche per la competitività e la produttività delle aziende.
 

A questo proposito Rotoli conferma: “Investire in sicurezza conviene, perché sostiene l’aumento della produttività, migliora la qualità della vita dei lavoratori, migliorando i luoghi di lavoro e, di conseguenza, sostiene anche la crescita”.


Dalla sicurezza nelle fiere alla nocività dei prodotti chimici, i contenuti dei convegni e dei seminari Inail. L’offerta formativa/informativa Inail a “Ambiente Lavoro” 2015 include anche altri temi. Oltre a essere presente con un proprio stand, in cui offrire ai visitatori informazioni e materiale promozionale, e con figure professionali e tecniche interne nel Comitato promotore, nei Comitati scientifici e nelle Segreterie scientifiche dei convegni nazionali, l’Istituto ha organizzato una serie di incontri, suddivisi in convegni, seminari e workshop, organizzati da Direzione Centrale Prevenzione in collaborazione con altre strutture dell’ente (CONTARP, CSA, CTE, DITSIPIA, DiMEILA), che si svolgeranno lungo tutto l’arco delle tre giornate dell’evento e che forniranno una panoramica ampia e articolata delle sue attività. A partire proprio dai tre convegni nazionali, che si occuperanno della gestione della sicurezza sul lavoro come strategia per la riduzione di infortuni e malattie professionali (14 ottobre), dell’applicazione dei regolamenti Europei delle sostanze chimiche in ambito sanitario (15 ottobre) e dell’applicazione dei regolamenti REACH e CLP nei luoghi di lavoro (16 ottobre).

Scorrendo brevemente i temi dei seminari, in programma presso differenti sale del complesso fieristico bolognese, saranno esaminate le ultime novità normative sugli allestimenti temporanei di fiere, mostre ed eventi; si analizzerà il benessere organizzativo nel Piano Nazionale di Prevenzione e si discuterà sulla sicurezza sui ponteggi metallici fissi; si affronterà l’importanza dell’elemento umano nella gestione sistemica del rischio organizzativo e si dibatterà su temi specifici come la sicurezza delle perforatrici, le vibrazioni nel settore delle macchine, i sistemi di della sicurezza nell’adozione di prodotti chimici pericolosi nelle piccole e medie imprese, la sicurezza delle macchine agricole o forestali.

 

Atmosfera, antifumo, rischi chimici: alcuni dei temi dei workshop Inail.Altrettanto interessanti per gli operatori gli altri argomenti proposti nei workshop, che avranno tutti luogo presso la saletta dello stand Inail al Padiglione 36: dall’utilizzo dell’elettromiografia di superficie nella valutazione del rischio biomeccanico alle proposte migliorative in materia di organizzazione e formazione degli addetti al primo soccorso nei luoghi di lavoro; dalla valutazione del rischio negli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche alle tematiche legate al divieto di fumo e ai programmi di promozione della salute contro il tabagismo; dai rischi architettonici all’impatto della popolazione straniera in Italia e alle sue ricadute su salute e prevenzione; dai rischi chimici e dispositivi di protezione all’esposizione ai campi elettromagnetici negli ambienti di lavoro.